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"Apocalypse notes" (musica e in pericolo) à Rome à l'Institut culturel français.

C'est un grand honneur pour "Apocalypse notes" de s'offrir une escapade rituel dans la capitale prestigieuse d'un pays aussi durement touché par le COVID. C'est ce soir, jeudi 16 décembre, que le film est projeté à l'Institut Culturel français.


Même si aucun membre de l'équipe ne pouvait être présent, Pierre Gaffié a enregistré un petit message en italien, pour insister sur les périls que connaît le monde de l'art, d'un point de vue cosmique ou financier.


Ciao da Parigi !

Roma è la mia città preferita in Europa e sono molto triste di no poter venire. Grazie al team del festival per aver selezionato « Apocalypse notes, la musica è in pericolo » !

Attraverso questo film, volevo fare un parallelo fra il riscaldamento globale e il mondo dell’arte. L’inquinamento dei ricchi rende i paesi poveri più fragili, poi è lo stesso per quanto riguarda l’arte : i musicisti sono fragili e le grandi piattaforme di streaming gli restituiscono pochi soldi. Non abbastanza almeno.

Inoltre sempre sono stato affascinato per il solfeggio. Penso che voi, gli Italiani, sapete che le nostre note musicali (« Do, ré, mi, fa, sol, la, si, do ») sono state inventate da un monaco italiano, Guido d’Arezzo quasi mille anni fa. A quell’epoca lui aveva fatto qualcosa di intimo, riservata a pocchi esseri umani. Oggi siamo sette milliardi e queste sette note resistono ancora. Ma per quanto tempo ? Ogni anno i nuovi cantanti non smettono di riprendere vecchie canzoni. Forse è un segno che tutte le musiche hanno già state fatte ? Suspense !

Vi auguro una bella proiezione !

A presto « per davvero ».



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